La recensione del Viking Profish Reload di Alfredo Yaker

Abbiamo chiesto ad Alfredo Yaker, del nostro fishing team, di parlarci del Viking Profish Reload dopo un anno di utilizzo. Ecco cosa ci ha risposto.

           

“Trovo più che giusta ed opportuna la richiesta del Team Bolsena Yachting di ritornare a parlare del Profish Reload, anche per rivedere, dopo un anno di esperienza e fatti alla mano, la recensione che scrissi subito dopo esserne venuto in possesso. Oggi mi ritrovo a confermare per filo e per segno tutto ciò che ho affermato a suo tempo, anzi a distanza di un anno e dopo un intenso utilizzo, posso aggiungere ben altro. Per prima cosa non posso che confermare l’ottima qualità dei materiali. Tutto è rimasto intatto, nessun particolare segno di usura e nessun difetto da segnalare. Da tener presente che il kayak è rimasto sempre attivo anche in inverno. Quello che sembrava a primo impatto un ottimo allestimento per la pesca lo si è rivelato ancor di più nel tempo. Devo rimarcare la grande utilità del Tackle pod dove ogni cosa trova il suo posto. L’ho trovato molto comodo non soltanto in pesca ma anche nelle operazioni di trasporto perché arrivati in auto sullo spot non c’è da fare altro che scaricare il kayak dal portapacchi, metterlo sul carrello ed il inserire il Tackle pod per essere già pronti per entrare in acqua. Operazione che dura una manciata di minuti. Ulteriore accorgimento degno di nota è la sede ricavata per alloggiare il trasduttore che permette di installare l’apparato senza ricorrere ad incollaggi interni o ad altre soluzioni alternative. Nel nostro caso il traduttore viene installato esternamente al riparo da urti accidentali ed a contatto con l’acqua, permettendoci di sfruttarne appieno le sue funzioni.

GENIALE !

 

 

Comodissimi i tre gavoni sferici che permettono di stivare ulteriore materiale. Insomma qualsiasi cosa trova il suo posto ed è sempre a portata di mano. Il pozzetto di poppa è molto ampio ed amplia a dismisura lo spazio utile, permettendo di collocare facilmente la vasca del vivo o il Chill Pod (accessorio che sto valutando di prendere) e di avere uno spazio residuo a disposizione per riporre il pescato. Per quanto riguarda l’azione di pesca, posso dire di averlo trovato adatto e confortevole in ogni situazione. Dalla pesca più rilassante e “leggera” quale può essere l’eging fino alle pesche più impegnative. Basta dire che mi sono sentito in sicurezza e completamente a mio agio pescando in solitaria a drifting, cosa che viene difficile da fare anche in barca. La stabilità la fa da padrona e permette di combattere in sicurezza pesci molto impegnativi forzando anche la mano. Gli attuali possessori converranno con me che il kayak è difficile da ribaltare anche se si tenta di farlo volontariamente. La comodità della seduta dà un ottimo confort ed abbinata all’ottimo allestimento per la pesca rende ogni uscita un vero piacere. I sei porta canna in dotazione e la possibilità di aggiungerne altri in diversi punti ed in modo molto solido, danno la possibilità di affrontare qualsiasi situazione di pesca con la canna posizionata sempre in modo ottimale.

Non posso che confermare le ottime doti nautiche. Il kayak in mare è molto reattivo, scattante e veloce. Adesso posso aggiungere che ha una stabilità fuori dal comune ed una incredibile capacità di carico. Nonostante lo abbia caricato fino all’inverosimile non ne ha mai risentito, la velocità di crociera è variata di una misura quasi impercettibile. Gli spostamenti verso gli spot avvengono agevolmente ad una velocità di crociera tra i 3 ed i 4 nodi (a seconda delle condizioni del mare), con una pagaiata abbastanza sciolta e rilassata, nonostante il peso di tutta l’attrezzatura da pesca, vasca del vivo piena d’acqua compresa. Non teme assolutamente le condizioni di mare impegnative, anzi è proprio in questi casi che dà il meglio di sé, al momento della scelta dell’attrezzatura avevo optato per il timone corto per la grande comodità al rientro, forse oggi tornando indietro opterei per il timone lungo aumentano la stabilità e la manovrabilità in situazioni hard.
Gran parte di ciò che affermo lo si può evincere analizzando i dettagli di questa immagine, da cui si possono trarre alcune conclusioni. Il kayak è stracarico di attrezzatura, ma c’è ancora tanto altro spazio. Nonostante stia tenendo parzialmente fuori dall’acqua un pesce di 35 kg la linea di galleggiamento è rimasta invariata senza cedere un centimetro, nemmeno dal lato in cui è stato sollevato il pesce. Questo prova non soltanto la sua stabilità ma anche la sua capacità di carico che, durante la navigazione, fa avvertire poco e niente il peso del materiale che ci portiamo dietro, beneficiandone in termini di fatica e velocità.

 

Concludo riaffermando che il Viking Profish Reload soddisfa pienamente, senza nessuna riserva, le mie esigenze di pescatore e che, dal mio punto di vista, può tranquillamente annoverarsi tra i migliori kayak da pesca esistenti sul mercato. “Una vera e propria macchina da pesca.”

Grazie Bolsena Yachting e grazie a voi tutti per la lettura della recensione.

ALFREDO YAKER

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